Una opposizione corrotta, debole e colpevole di non affrontare questo gravissimo problema così come vengo a raccontarvelo nelle righe seguenti.
La liberta' deve essere certa e garantita, così come in tutti i paesi civili, anche in Italia;
voglio dire che chiunque voglia avendone le capacita' ed i mezzi può inventarsi un Partito Politico del quale esserne il PADRONE o il GESTORE e ............ , poi i numeri , il valore saranno gli elettori a confermarli;
Silvio Berlusconi ha avuto questa capacità ed i mezzi per attuare questo progetto !!??...............
e non solo,,,, con la capacità personale di grande manager, nonchè economica, è riuscito a trasformare vecchi partiti che sarebbero poi spariti, trascinando nella sua nuova invenzione politica " Forza Italia " anche Politici ormai in balia del nulla o della Magistratura e quindi anche i voti o consensi elettorali che questi avevano; ed ecco perciò i numeri di questa forza politica da dove sono arrivati.
Ma detto questo, non si capisce ancora come nel tempo questi voti possano essere rimasti in favore di tale assurda compagine politica;
non si capisce per quale strano motivo l'opposizione politica e soprattutto i partiti della sinistra non siano riusciti a demolire questo fenomeno da barraccone e " mi riferisco a Forza Italia " o quantomeno a spiegare agli elettori............................ e siamo arrivati al
CONFLITTO DI INTERESSI
Non è assolutamente possibile che in situazione di Conflitto di Interessi così come nel caso di Silvio Berlusconi, a capo di un impero economico e con interessi nei settori importanti come le telecomunicazioni, l'informazione tv, la stampa, l'industra possa andare oltre il fatto stesso di essere un uomo Politico ed anche a capo di un Partito Politico; e che ASSOLUTAMENTE non può ricoprire cariche ISTITUZIONALI di ogni livello, come Ministro della Repubblica, Presidente del Consiglio, Presidente di qualunque organismo Istit. dello Stato e soprattutto mai potrà candidarsi ad essere eletto PRESIDENTE della REPUBBLICA ITALIANA , perchè amici questo è il suo PROSSIMO OBBIETTIVO.
NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO ABBASSARE LA GUARDIA IN QUESTO PARTICOLARE MOMENTO POLITICO IN ITALIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma come anticipato nella premessa, non è il solo caso di CONFLITTO DI INTERESSI che riguarda i cittadini in Italia, e non volendo considerare casi riguardanti Privati Cittadini con caratteristiche simili al caso Silvio Berlusconi,
casi per i quali dovrebbe già essere l'opinione pubblica a far si che dette esperienze o formazioni Politiche non abbiano successo o riscontro da parte degli elettori,
ed è anche vero che con il sistema elettorale vigente, purtroppo gli elettori non hanno alcuna responsabilita' sui nomi o persone decisi dai Padroni dei Partiti, NESSUN PARTITO ESCLUSO,
fatto salvo quello che dimostra di non usare questi metodi, se lo vorrà dimostrare,
ci sono altre situazioni gravissime di sussistenza del Conflitto di Interessi e
ne voglio citare alcune importanti :
un SINDACALISTA non può più rappresentare la categoria dei lavoratori nel momento in cui viene eletto ed accetta Cariche Istituzionali di Governo
perchè quando siederà al tavolo delle trattative per la soluzione delle controversie riguardanti i contratti di lavoro nelle vesti di quale persona prendera' le proprie decisioni ??
E dovete sapere che quando prendera' una decisione qualunque essa sia SBAGLIERA'
PERCHE'
AVENDO ASSUNTO UNA CARICA DI GOVERNO DOVRA' RAPPRESENTARE TUTTI I CITTADINI E NON SOLO I LAVORATORI E SOPPRATTUTTO DOVRA' DECIDERE TENEDO CONTO DELLE ALTRE PARTI SEDUTE AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE E SARA' ANCHE SICURAMENTE CONDIZIONATO DALLE FORZE POLITICHE DELLA SUA COALIZIONE O DI GOVERNO
ED ALLORA POTRA' VERAMENTE CERCARE DI OTTENERE SALARI MIGLIORI QUANDO SARA' SEDUTO INSIEME AI DATORI DI LAVORO IN QUALITA' DI GOVERNANTE???
ED ALLORA SECONDO VOI POTRA' PRENDERE DECISIONI GIUSTE ???
ECCO
QUESTO E' UN GRAVISSIMO CASO DI CONFLITTO DI INTERESSI
ALTRI CASI DIVENTANO SUPERFLUI AL MOMENTO, LETTO QUANTO SOPRA ED ALLORA VI INVITO A RIFLETTERE SULL'IMPORTANZA DEL VOTO.
LO SPARVIERO
2 commenti:
lo volete sapere quale sarebbe la migliore soluzione per l'italia tutta?
è che sparisse dalla circolazione lui e tutta la sua banda di tagliagole legalizzati
speriamo prima possibile
di CURZIO MALTESE
Sarà la convinzione d'avere il sole della vittoria in tasca. Saranno l'età e i chilometri: alla quinta campagna elettorale il repertorio fatalmente si avvizzisce. Sarà che Berlusconi è sempre stato così, ma insomma il livello di gaffes ciniche e volgari assemblato dal Cavaliere in due settimane di campagna elettorale sembra eccessivo perfino agli amanti del genere.
Persi i grandi alibi del sogno e dell'anticomunismo, a Berlusconi sono rimaste soltanto le barzellette. L'intera sua campagna assomiglia a una barzelletta, del genere greve. L'altra sera al Tg2, a una ragazza precaria che gli poneva un problema serio ("Come si può metter su una famiglia con 600 euro al mese?") il candidato premier del centrodestra ha consigliato di sposare Berlusconi junior o "un tipo del genere", un figlio di miliardario. Di fronte al gelo dello studio, il grande comunicatore ha poi improvvisato una risposta seria delle sue, cioè lievemente meno cialtrona.
Non si era ancora spenta l'eco della candidatura di Ciarrapico, giustificata da Berlusconi più o meno così: d'accordo, è un fascista ma possiede giornali "che servono". Il verbo è da intendersi in senso largo. Il passaggio logico in cui il primo editore d'Italia dava per scontato che i giornalisti siano servi dei loro padroni è sfuggito alla già rinomata categoria. Ma in molti pagheremmo una cifra, come si dice a Milano, per vedere Berlusconi ripetere il concetto ai leader del partito popolare europeo, che ieri hanno chiarito di non essere disposti ad accogliere nostalgici di Mussolini.
Poco prima il Cavaliere, per tener fede ai propositi di fair play elettorale, s'era messo a stracciare in pubblico il programma del Pd. La campagna era cominciata peraltro con una solenne presa per i fondelli dei suoi elettori, intorno alla vicenda della candidatura di Clemente Mastella. Berlusconi aveva ammesso di aver offerto la candidatura a Mastella, ai tempi in cui questi era ancora nel centrosinistra, ma d'aver poi deciso di non onorare la promessa, "perché secondo i sondaggi, ci farebbe perdere dall'otto al dieci per cento". Anche qui è passato inosservato il passaggio logico per cui un quarto degli elettori del Pdl sarebbero tanto imbecilli da non distinguere fra un gesto politico convinto, magari dettato da scrupoli etici, e una trovata opportunistica.
Nella democrazia americana, che Berlusconi cita da una vita a modello, una qualsiasi di queste gaffes, per usare un eufemismo, avrebbe comportato l'immediata fine della carriera politica. In Italia, per fortuna sua ma non nostra, offendere le donne, i media, gli avversari e perfino l'intelligenza dei propri elettori, non è considerato grave. Neppure o soprattutto dagli interessati. E' possibile, anzi probabile, che Berlusconi non abbia perso un solo voto dei suoi, né di donne, né di giornalisti, né fra i molti antipatizzanti dell'ex Guardasigilli. Ci sono ben altri problemi, come ripete il Cavaliere. Per esempio la questione della spazzatura a Napoli, per la quale lui stesso non ha fatto nulla nei sette anni di governo.
Il tratto più sorprendente è come Berlusconi, ormai il più anziano leader in attività d'Italia e fra i più anziani del mondo, in tanti anni non abbia raggiunto un grado minimo di dimestichezza con il linguaggio democratico. Il linguaggio che accomuna in Europa e in Nord America tutti i capi di partito, conservatori o progressisti, con sporadiche eccezioni populiste, fenomeni in genere di breve durata o di limitato consenso.
Il richiamo della foresta in lui è sempre più forte di tutto, perfino in una campagna elettorale nata all'insegna della moderazione e, in teoria almeno, vinta in partenza dal centrodestra. Al cinismo berlusconiano il Paese è mitridatizzato da anni. Non manca chi lo considera, fra seguaci e avversari, con divertimento. Si accettano già scommesse sulle barzellette e le battute che il capo potrà sfornare quando incontrerà da premier il primo presidente donna o il primo presidente nero degli Stati Uniti. Tanto, ci saranno sempre "ben altri problemi". Ma se non si riesce a cambiare nemmeno la forma, figurarsi la sostanza.
(14 marzo 2008)
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